L'Isola di Santo Stefano di Ventotene
L' Isola di Santo Stefano situata a circa un miglio dall'Isola di Ventotene, fa geograficamente parte delle Isole Ponziane, e amministrativamente parte del Comune di Ventotene, della Provincia id Latina, l'isola ha origine vulcanica; ha una forma circolare di meno di 500 metri di diametro, con un'estensione di circa 27 ettari. Nel periodo romano l'isola aveva diversi nomi, tra cui Partenope (dal greco Παρθενόπη), Palmosa, Dommo Stephane e Borca, e fu scarsamente abitata. Le scogliere ripide, infatti, hanno sempre reso difficile l'approdo, possibile solo in quattro punti, da scegliere a seconda dei venti.
Al momento l'isola è disabitata, ma è possibile visitarla tramite imbarcazioni locali. Si trova circa 2 chilometri ad est di Ventotene. Sull'isola è presente un antico carcere di forma circolare con 99 celle, fatto costruire nel periodo Borbonico innaugurato nel 1794-95 per l’isolamento dei colpevoli e l’espiazione della Giusta Pena e in disuso dal 1964-65 da Ferdinando IV. Durante il periodo fascista, vi fu confinato anche il Presidente Sandro Pertini. di Proprietà in parte del Demanio Dello Stato.
In epoca romana Santo Stefano ospitò Giulia figlia di Ottaviano e dello stanziamento romano rimangono alcuni resti della cosiddetta Villa Giulia e della Vasca Giulia, una sorta di piscina ricavata negli scogli sul mare con una serie di scalinate scavate anch’esse nella roccia. I fabbricati presenti nell’isola, ricadenti nell’area di proprietà privata, raggiungono una superficie coperta di 2.000 mq, accatastati nella quasi totalità.
Nell’isola non esiste una rete idrica, ma ci sono numerose cisterne per la raccolta dell’acqua piovana; la produzione di energia è affidata a pannelli solari. L’Isola di Santo Stefano presenta vari scali. Il più importante è quello a Nord Ovest di Marinella per barche e gommoni, mentre sul lato Est c’è il porticciolo, piccola rientranza tufacea usata come ricovero per piccole imbarcazioni.
l’isola rientra in un’area marina protetta (Area Marina Protetta di Ventotene e Santo Stefano) per la quasi totalità di fasca A (riserva integrale) che prevede vincoli ambientali e paesaggistici particolarmente severi che, per la legge italiana, sono indipendenti dal regime demaniale, e quindi dalla proprietà. Vincoli che hanno permesso di conservare il fascino di questo luogo, sottolineato anche nell’annuncio di vendita che vanta «gli scorci naturali, lo splendido mare ed i fondali ricchi di pesci e flora marina costituiscono uno scenario unico per chi ama il mare e gli sport subacquei.
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